Immagine I Core Web Vitals sono influenzati da Google Ads?

I Core Web Vitals sono un insieme di metriche che misurano l’esperienza utente sul web in termini di velocità di caricamento, interattività e stabilità visiva. 

Le prestazioni di un sito sono infatti fondamentali per la sua buona riuscita e questo, come detto, non solo per garantire un’esperienza utente ottimale, ma anche per il posizionamento del sito nei motori di ricerca.

Con l’introduzione dei Core Web Vitals infatti, un sito web deve far molta attenzione ai fattori che influenzano l’esperienza utente, perché questa contribuisce al suo posizionamento nei motori di ricerca e quindi alla sua visibilità.

Ma come influiscono gli annunci di Google Ads su queste metriche? In questo articolo, esploreremo l’impatto di Google Ads sui Core Web Vitals e le situazioni in cui potrebbe ostacolare il superamento di tali metriche.

Google Ads e il traffico

Per comprendere come Google Ads influisce sui Core Web Vitals, è importante considerare il traffico generato dagli annunci. Quando un annuncio di Google Ads viene cliccato, il visitatore che arriva al sito è incluso nella valutazione dei Core Web Vitals. Questo significa che il traffico proveniente da Google Ads contribuisce alla valutazione complessiva di queste metriche.

Ostacoli al superamento dei Core Web Vitals

Impatto di Google Ads sul TTFB (Time To First Byte)

TTFB è una metrica che misura il tempo che passa tra la richiesta di una risorsa e il momento in cui inizia ad arrivare il primo byte di una risposta.

Ci sono alcune situazioni in cui Google Ads può ostacolare il superamento dei Core Web Vitals.

Una delle principali situazioni è quando l’80% del traffico di un sito proviene da Google Ads. In questi casi, il time to first byte (TTFB) può risultare più lento. Questo perché il TTFB è influenzato dalla velocità di caricamento delle pagine di destinazione degli annunci.

Se la prima esperienza dell’utente attraverso un annuncio è inferiore alla media, ciò può avere un impatto negativo sull’esperienza dell’utente, aumentando il tasso di rimbalzo e influenzando quindi la conversione. Allo stesso tempo, un TTFB più lento può incidere negativamente sui Core Web Vitals e quindi sulla SEO del sito.

Strategie per affrontare questi problemi

Esistono alcune strategie che i siti web possono adottare per affrontare i problemi derivanti da Google Ads e i Core Web Vitals. Ad esempio, è importante assicurarsi di avere una corretta strategia di caching per i visitatori che arrivano attraverso i clic sugli annunci. È possibile che l’assenza di una corretta strategia di caching possa aumentare significativamente il TTFB per questi visitatori.

Un’altra situazione che può influire sui Core Web Vitals è il tempo di attesa per una stringa di query. Spesso, quando un clic su un annuncio comporta un reindirizzamento verso una pagina di destinazione, il tempo di attesa per la stringa di query può aumentare notevolmente. Questo può portare a un TTFB fortemente regredito. In questi casi, è importante adattare le aspettative di business riguardo al TTFB se si dipende molto dal traffico pubblicitario di Google.

Un’altra opzione da considerare è l’abilitazione del monitoraggio parallelo per Google Ads. Questa opzione migliorerà il TTFB delle pagine di destinazione degli annunci, nonché il First Contentful Paint (FCP) e il Largest Contentful Paint (LCP). Il monitoraggio parallelo consente ai clienti di accedere direttamente alla pagina di destinazione, mentre la misurazione dei clic avviene in background.

Impatto di Google Ads sul CLS (Cumulative Layout Shift)

Il CLS è una metrica che misura tutti i cambiamenti di layout del tuo sito durante il caricamento. In sostanza, quantifica gli elementi che durante il caricamento della pagina, si spostano o cambiano. 

Un esempio che abbiamo riportato nel nostro articolo sui Core Web Vitals, per capire meglio questa metrica è quello di accedere, per esempio, ad un negozio online di smartphone. Se cliccando su un prodotto, anziché essere reindirizzato verso la scheda prodotto, entri su una scheda differente, con un diverso layout, questo sicuramente ti può spiazzare.

Ebbene il CLS misura proprio questo tipo di cambiamenti  ed interazioni. 

Gli annunci possono influenzare questa metrica perché possono spostare il contenuto di una pagina, qualora non venisse loro riservato spazio sufficiente. Questo aspetto può diventare quindi molto antipatico per l’utente, che si vede così spostare i contenuti in modo inaspettato.

Questo tipo di comportamento può verificarsi per tre motivi principalmente:

  1. Se l’area dell’annuncio si espande o si comprime
  2. Se usi aree di annuncio flessibili, ossia che si ridimensionano automaticamente in base alla creatività
  3. Se utilizzi aree di annuncio di più dimensioni

Quindi quando progetti le Ads, tieni in considerazione questi aspetti, in modo da poter garantire una giusta esperienza utente. In sostanza questo fattore misura l’interattività e la reattività del tuo sito. 

Impatto di Google Ads sul FID – First Input Delay

Il FID, è una metrica che misura tutte le interazioni dell’utente che si verificano sul sito quando questo è ancora in fase di caricamento. 

Per quanto riguarda gli annunci, se questi per esempio sono annunci responsive o video, questi possono incidere negativamente sul FID. Infatti se per esempio la pagina o l’annuncio si vedono male o impiegano troppo tempo per essere visibili, il punteggio FID può essere penalizzato.

Associata alla FID, anzi, possiamo dire una sua evouzione, è anche l’INP (Interaction Next Paint), che sarà parte integrante del processo da marzo 2024. Questa nuova metrica infatti, misura il tempo che un utente impiega per interagire con una pagina, dopo che questa è stata caricata. 

Strategie per affrontare questi problemi

Per poter risolvere i problemi legati al FID, si può:

  • Rimuovere alcune librerie JavaScript inutilizzate ed inutili
  • Caricare i tag degli annunci in modo asincrono
  • In generale migliorare le prestazioni del tuo sito

Impatto di Google Ads sull’ LCP – Largest Contentful Paint

Per LCP, si intende il tempo necessario affinché il contenuto più pesante, appaia effettivamente sullo schermo.

Gli annunci pubblicitari, soprattutto quelli di dimensioni più grandi, rispetto agli altri elementi, possono avere un impatto negativo nei confronti dell’ LCP. 

Strategie per affrontare questi problemi

  • Sposta gli annunci di grandi dimensioni nella zona “below the fold” (la parte della pagina che l’utente può vedere solo se scorre la pagina.)

Vantaggi dei Core Web Vitals su Google Ads

I Core Web Vitals contribuiscono a migliori risultati nelle campagne PPC su Google Ads. Il punteggio di qualità dell’esperienza sulla pagina di destinazione può influenzare direttamente l’offerta per raggiungere una determinata posizione. Migliorare l’esperienza tecnica può portare a una riduzione significativa del costo per clic (CPC), fino al 20-25%. Inoltre, una migliore velocità di caricamento delle pagine può favorire la strategia di offerta automatica.

Conclusioni

I Core Web Vitals rappresentano un aspetto importante per l’esperienza utente sul web e Google Ads può influenzare queste metriche in vari modi. È essenziale comprendere l’impatto dei clic sugli annunci sulla valutazione dei Core Web Vitals e adottare le strategie adeguate per affrontare eventuali problemi.

Ottimizzare l’esperienza tecnica del sito può portare a migliori risultati nelle campagne pubblicitarie e migliorare l’esperienza complessiva degli utenti.

FONTE: headerbidding

pattern-lines

Prova Gratis Hosting corewebvitals Veloce, Ottimizzato, Sicuro

Passa a Bhoost con 30 giorni gratis e migrazione inclusa

Prova gratis 30 giorni
macbook