La funzionalità Log di Errore (Error Log) serve a mostrare gli ultimi 300 errori generati da un sito, i quali potrebbero creare problemi imprevisti nella sua gestione (pagine non visualizzate o errori generici). La funzione è molto utile per capire, per esempio, se ci sono errori in qualche plugin del CMS (Magento, Joomla, WordPress o altri) oppure link errati o non esistenti all’interno del sito.

Si tratta di uno strumento spesso utilizzato dai webmaster che effettuano manutenzioni e/o aggiornamenti frequenti sui propri portali, mostrando gli errori in ordine cronologico.

l registri di accesso non elaborati consentono all’utente di identificare gli utenti che hanno visitato un sito web senza fare uso di tabelle o altri elementi grafici, in modo semplice e rapido. È possibile utilizzare il menu “Registri accessi non elaborati” per scaricare una versione compressa del registro degli accessi del server per il sito.

L’utente potrà accedere alla funzione direttamente dal proprio pannello di controllo cPanel cliccando, nella sezione “Metriche”, sull’icona “Accesso non elaborato”.

Qui, l’utente potrà configurare la frequenza del log e sopratutto se rimuovere i log precedenti dalla home directory del proprio hosting.

Cliccando invece sul nome del tuo sito potrà scaricare il log attuale.

Per modificare la password del proprio WordPress l’utente potrà inviare la richiesta di reset tramite email o, nel caso in cui la funzione non sia utilizzabile, accedere al database di WordPress per poter procedere con l’operazione manualmente. Puoi avere alcune informazioni aggiuntive sul cambio delle credenziali qui.

L’utente dovrà accedere tramite phpMyAdmin e individuare la tabella “wp_users” dove verranno visualizzati i dati di tutti gli utenti del sito. Dovrà selezionare il nome dell’utenza interessata alla modifica della password e cliccare su “Modifica”.

L’utente dovrà modificare manualmente il campo “user_pass” inserendo la nuova password, avendo l’accortezza di selezionare dall’elenco la funzione “MD5” che permetterà alla password di essere memorizzata cifrata all’interno del database: omettere tale operazione comporterà il mancato funzionamento della password. Per concludere applichiamo la modifica cliccando su “Go”. L’utente sarà così in grado di accedere al proprio CMS utilizzando la nuova password.

Per maggiori informazioni su hosting WordPress vi suggeriamo di visitare il nostro sito web.

Al superamento dei limiti previsti dal pacchetto acquistato dall’utente, il sito diverrà “non più raggiungibile”. Il nostro team monitora giornalmente tutto il traffico, avvertendo il cliente anticipatamente qualora stia per raggiungere la soglia del traffico o dello spazio incluso nel suo pacchetto. L’utente potrà, a quel punto, scegliere se procedere con un upgrade del proprio piano o se lasciare inalterata la propria promozione.

Per visionare le Ore di Assistenza acquistate, quelle lavorate e le rimanenti, basterà andare su “Assistenza” —> “Ore Assistenza”. In questo modo potrai accedere ad un pannello riassuntivo con il dettaglio del tuo Pacchetto Assistenza acquistato.

Nell’ambito web hosting la velocità di un sito internet è un fattore di fondamentale importanza, che può influenzare notevolmente il posizionamento delle pagine web sui motori di ricerca.

Mod_PageSpeed è un modulo progettato da Google Labs che permette di attuare automaticamente una serie di ottimizzazioni di pagine web e altre risorse, fornendo così maggiore velocità di caricamento di tutto il codice HTML, CSS, JavaScript e delle immagini, senza rendere necessario alcun intervento manuale sul server.

Il modulo è disponibile su tutti i pacchetti hosting ottimizzati per CMS, come Hosting WordPress e Hosting PrestaShop.

Nello specifico, per attivare mod_pagespeed, all’interno del proprio sito web l’utente dovrà digitare la seguente regola nel proprio file .htaccess:

ModPagespeed on

Per la disattivare il modulo dovrà digitare, invece, la seguente regola:

ModPagespeed off

Oltre alle operazioni di attivazione e la disattivazione, l’utente potrà abilitare/disabilitare opportuni filtri inserendo altre regole htaccess.

Per maggiori informazioni, vi suggeriamo di visitare la pagina ufficiale dedicata.

La compressione Gzip diminuisce in modo consistente il peso di una pagina, comprimendo gli elementi in modo da velocizzarne il caricamento.

Il modulo Apache che si occupa della compressione è denominato mod_deflate e, di default, è abilitato su tutti i piani hosting che la nostra azienda mette a disposizione degli utenti alla ricerca di soluzioni che rispondano efficacemente alle loro necessità.

Per abilitare il modulo, l’utente potrà utilizzare una delle seguenti soluzioni: utilizzare il tool grafico messo a disposizione da cPanel o abilitare la compressione gzip inserendo delle regole nel file .htaccess.

Nel primo caso, l’utente dovrà accedere a cPanel e, nella sezione “Software”, cliccare sulla voce “Ottimizza sito web”. Qui, potrà scegliere se comprimere tutto il sito o solo alcune tipologie di file. Qualora la compressione totale dovesse causare malfunzionamenti nella visualizzazione l’utente potrà scegliere una terza opzione, in modo da ottenere una compressione meno radicale.

Sarà infine necessario cliccare su “Aggiorna impostazioni” per applicare le modifiche.

Nel caso in cui, invece, l’utente desideri abilitare la compressione gzip inserendo delle regole nel file .htaccess, presente di default nella public_html del proprio account, dovrà aprire il file via FTP con un editor di testo o tramite la Gestione File di cPanel. Nel secondo caso l’utente dovrà:

Selezionare la voce “Gestione file” nella sezione “File” del suo pannello di controllo

Selezionare la cartella public_html e cliccare su “Modifica”, qualora la funzione ovviamente sia abilitata.

L’utente potrà inserire le seguenti regole:

# Compress HTML, CSS, JavaScript, Text, XML and fonts

AddOutputFilterByType DEFLATE application/javascript

AddOutputFilterByType DEFLATE application/rss+xml

AddOutputFilterByType DEFLATE application/vnd.ms-fontobject AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-font

AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-font-opentype

AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-font-otf

AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-font-truetype AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-font-ttf

AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-javascript

AddOutputFilterByType DEFLATE application/xhtml+xml

AddOutputFilterByType DEFLATE application/xml

AddOutputFilterByType DEFLATE font/opentype

AddOutputFilterByType DEFLATE font/otf

AddOutputFilterByType DEFLATE font/ttf

AddOutputFilterByType DEFLATE image/svg+xml

AddOutputFilterByType DEFLATE image/x-icon

AddOutputFilterByType DEFLATE text/css

AddOutputFilterByType DEFLATE text/html

AddOutputFilterByType DEFLATE text/javascript

AddOutputFilterByType DEFLATE text/plain

AddOutputFilterByType DEFLATE text/xml

L’utente dovrà poi salvare e ricaricare il file.

Per verificare che la compressione sia andata a buon fine è possibile utilizzare utilizzare questo strumento online: http://www.whatsmyip.org/http-compression-test/.

I servizi web hosting Linux di Hostgento possono essere gestiti tramite cPanel, all’interno del quale è presente un programma, Awstats, in grado di fornire una serie di report estremamente accurati sulle visite del proprio sito internet.

Per utilizzare il programma, l’utente dovrà accedere a cPanel con le proprie credenziali e cliccare sull’ icona dedicata, all’interno della sezione “Metriche”.

Una volta all’interno del programma, l’utente dovrà cliccare sul nome del dominio da analizzare.

Awstats fornirà una serie di report in merito alle tempistiche di navigazione, le frasi cercate, il browser utilizzato, i file scaricati, il sistema operativo utilizzato dal visitatore e molto altro ancora.

Hostgento offre a tutti i clienti la possibilità di richiedere assistenza per effettuare, senza difficoltà, la migrazione del proprio sito da un altro provider. Durante la fase d’ordine, l’utente potrà infatti acquistare l’opzione “Assistenza Migrazione”, che garantirà la completa gestione della migrazione da parte del nostro team.

Per avviare la procedura di trasferimento, l’utente dovrà fornire le seguenti informazioni:

Nome dominio da trasferire
Qualora esista un pannello di controllo, link, username e password per accedere al pannello
Accesso FTP (host, username e password)
Accesso SSH se disponibile
Database (nome database, utente, password e host)
Eventuale accesso pannello di gestione DNS del dominio
Username e password di ogni eventuale casella email si decida di trasferire.
Eventuali accessi a SMTP server esterni (Sendinblue, Mailgun)
L’opzione prevede la migrazione di un massimo di 5 caselle email da parte del nostro team. Per un numero superiore di caselle è necessario contattare il supporto commerciale e richiedere una quotazione.

Prima di comunicare i dati di accesso è necessario assicurarsi che questi siano corretti: fornire password sbagliate o accessi irraggiungibili implicherebbe un ritardo nel completamento della procedura di trasferimento del sito.

E’ consigliabile, inoltre, fornire una breve descrizione della struttura del sito (qualora vi siano configurazioni particolari, path e file di configurazione da aggiornare).

In caso di e-commerce, è buona norma settare il sito in “Manutenzione”, prima di iniziare il trasferimento ed eventualmente fornire link, username e password del CMS, per riattivare il sito web o verificarne le funzionalità a procedura completata.

Infine, è necessario indicare un’email di contatto nel caso in cui l’operatore che sta eseguendo la migrazione debba effettuare eventuali comunicazioni o fornire informazioni aggiuntive.

Il protocollo HTTP/2 è l’evoluzione del protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol) che ha consentito lo scambio di informazioni sul web a partire dagli anni novanta. Il protocollo è un canale di comunicazione tra client e server: il primo richiede l’accesso a determinati dati e il secondo si occupa di cercarli e restituirli al client.

Il protocollo HTTP/2 serve dunque a ottimizzare il trasferimento delle informazioni tra server e browser.

Utilizzare tale protocollo permette di beneficiare di:

minore latenza
compressione degli header HTTP
multiplexing di richieste e risposte per ricevere più oggetti in un’unica sessione
ottimizzazione delle risorse
risposta delle pagine web molto più rapida
performance migliori e maggiore soddisfazione degli utenti.

Tutti i piani web hosting (già dotati di Certificato SSL) offerti da Hostgento permettono all’utente di usufruire del protocollo HTTP/2 garantendo così maggiore velocità e sicurezza al proprio sito web.

Per maggiori informazioni sui servizi hosting Linux vi invitiamo a visitare il nostro sito web.

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